mercoledì 9 aprile 2014

IL CULO STRATOSFERICO DI JERRY IL "COLLIGLIO"


Ieri è successa una cosa strana. Mi sono ritrovata per qualche oretta del pomeriggio ad avere un nuovo collega in ufficio (ovviamente maschio).
Un tipo piuttosto silenzioso...faceva giusto qualche "grugnito" ogni tanto, per far ricordare la sua presenza, e qualche starnuto. Le sue caratteristiche principali erano le orecchie lunghe e pelose, zampette paffute, nasino alla francese e occhi blu come l'oceano. Ah...mi stavo dimenticando la sua caratteristica più carina, coda a batuffolo. Insomma..un amore di "COLLIGLIO" (collega/coniglio).

La storia di come un coniglio sia finito nel mio ufficio ha dell'incredibile. Non tanto per me che mi sono ritrovata a fare da baby sitter ad un animaletto apparentemente orfano, il che, nonostante sia un avvenimento singolare potrebbe essere più comune di quanto si pensa, ma piuttosto per il poverino che improvvisamente si è ritrovato dal vivere al calduccio in una casa, al perdersi e gironzolare spaesato per chissà quanti giorni nel caos della città per poi finire rinchiuso nella scatola di un compressore Yamato in una ferramenta a chilometri da casa sua.

Nonostante Jerry (l'ho chiamato così) fosse davvero molto sporco, è parso da subito che fosse un coniglietto domestico. Questo perchè non è scappato come un qualsiasi leprotto alla vista dei miei colleghi che, con torce infuocate e forche appuntite cercavano di recuperarlo da sotto un auto (le torce erano vere torce e le forche in realtà era scope di saggina...ma vabbè...non per niente lavoriamo in una ferramenta ed io ho una grande fantasia, oltre alla licenza poetica).

Jerry era tutto sporco, per niente batuffoloso e morbido come il coniglio nano che hanno a casa i miei genitori (che per la cronaca si chiama Ciuffo...nome cagosissimo scelto da mio fratello...no comment...io volevo chiamarlo Aladino ma il coniglio era il suo e quindi il nome l'ha scelto lui). Sulla collottola era tutto spelacchiato come se avesse subito un aggressione oppure fosse passato strisciando sotto una rete strappandosi tutti i peli poverino, ma nonostante questo era bello in carne e apparentemente ben nutrito quindi molto probabilmente domestico.

Come ho detto, recuperiamo una scatola piuttosto alta per non farlo scappare ed in men che non si dica mi ritrovo a dover badare in orario di lavoro ad un coniglietto malandato che grugnisce e starnutisce e che mi fa davvero una grande tenerezza (ovviamente stavo già pensando di portarmelo a casa).

Ma ora parliamo del culo spropositato di questo coniglio (non in senso figurato). 
Dopo circa tre quarti d'ora rientra di corsa il mio titolare dalla sua pausa caffè (una delle tante) e ci dice che ha trovato il propietario del coniglio! Cooosaaaaaaaa??

Praticamente il tipo è venuto a riprenderselo verso le 18.00 ed anche lui un ancora incredulo della situazione semi-paranormale mi ha raccontato che ha due conigli nani che tiene in un recinto in giardino. Mi dice poi che il povero Jerry è terrorizzato dal cane di famiglia che continua ad importunarlo.
Evidentemente un paio di giorni fa Jerry si stava nascondendo dal cane rifugiandosi nel vano motore dell'auto del suo padrone che non accorgendosi della sua presenza si è tranquillamente fatto circa 30 km per andare a lavoro in un ufficio vicino a dove sono io senza sapere che aveva un coniglio acrobata stile 007 attaccato al vano motore della sua auto (ecco che si spiega il perchè Jerry fosse zozzo come uno spazzacamino). 

Ma il culo stratosferico di questo coniglio è stato, oltre al fatto di non essere morto ustionato o semplicemente investito dalle macchine nel parcheggio, il fortuito caso di far trovare il suo padrone all'interno del bar nel momento stesso in cui il mio titolare stava raccontando alla ragazza al bancone di aver trovato un coniglio in strada. E in quanti recentemente avevano perso un coniglio???? 


Peccato che alla fine mi sono dimenticata di chiedere al tipo come si chiamava il trovatello....eh vabbè...per me sarà sempre "Jerry il colliglio".





Kiss
Simona Lives

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