lunedì 5 maggio 2014

OGGI MI MANCA L'ARIA...

Oggi è proprio uno di quei giorni......

Oggi ho la malinconia a mille mila.....mi manca la mia terra.....la mia Salerno......la mia infanzia.....le mie estati.....tutto....oggi mi manca l'aria.



Da ciovane i miei genitori portavano me e mio fratello a Salerno a passare i tre mesi più belli dell'anno accuditi, coccolati e viziati dai nonni ed in compagnia di tutti i cugini e gli zii lontani...che poi erano gli unici che avevo.
Loro tornavano a lavorare a Brescia e noi passavamo delle giornate indimenticabili tra tuffi a mare, zeppole della nonna, braccialetti con i cugini, inviti a cena a casa di zii e passeggiate lungo il lungo-mare più bello di tutto il mondo. Il lungo-mare più bello del mio mondo.
La mattina ci si svegliava presto per "il meglio sole", diceva mia nonna. Il sole che fa bene! Il sole che riscalda e fa passare il raffreddore. A quell'ora poi c'era anche "il meglio mare". Il mare calmo e pulito che solo chi ha la passione per il mare può conoscere.
Scendevamo in spiaggia con le nostre bottiglie vuote di plastica e le riempivamo alla fontanella della Baia per poi lasciarle al sole tutto il giorno e sciacquarci bene la sera prima di rivestirci.
Ricordo la mia cuginetta Antonia quando all'inizio di una di quelle estati si presentò il primo giorno di mare con una tanica da 5 litri super all'avanguardia abbandonando così per sempre le bottiglie di plastica ammaccate della nonna. Io e mio fratello continuammo a sciacquarci con quelle da un litro e mezzo e facevamo anche meno fatica a trasportarle...heheheh che risate vederla riempire la sua tanica ed a malapena riuscire ad alzarla....
Si stava in spiaggia tutto il giorno, a fare immersioni con la maschera, raccogliere le "pietre preziose" che poi erano semplici pezzi di bottiglia rotte, castelli di sabbia, e quando c'era poca gente creavamo dei fortini con decine di lettini e sdraio per poi sentirle su dal bagnino appena se ne accorgeva.
Qualche volta ci mettevamo uno di fronte all'altro e scavavamo una buca davanti a noi finché le mani non si congiungevano sotto la sabbia umida. Questo noi lo chiamavamo "il ponte".
Qualche volta ci facevamo dare la famosa mille Lire da mia nonna per poter andare a fare scorpacciate di ghiaccioli e gelati sulla Sala. Questo quando un ghiacciolo costava 500 Lire.
Mi vengono in mente le polpette di sabbia vicino alla riva, la gara di verticali sul bagnasciuga, il lancio delle pietre piatte con il rimbalzo, tornei di hula-hoop con i vicini di lettino.
Moltissime volte rimanevamo in spiaggia tutto il giorno, fino alla sera, quando il sole si nascondeva dietro la roccia e non tornava più.
Mia nonna non ci faceva mai mancare la sua formidabile pasta al forno per pranzo. Qualche volta faceva dei panini, altre invece preparava la pasta con il sugo e la divideva in tre porzioni di varie grandezze, in base a quanto sapeva che ne avremmo mangiato. Se c'era la pasta "all'arrrrrabbiata" (grrrrrrr) la mia era la porzione più grande perché sapeva che l'adoravo.
La sera riprendeva le bottiglie che ormai s'erano riscaldate per bene, e ci sciacquava dal sale del mare prima di ripartire. Ci pettinava i capelli in modo tale che si asciugassero prima e poi ci mandava a rincorrere il sole prima che l'ombra della montagna se lo inghiottisse completamente.
Subito dopo partiva la gara tra cugini a chi entrava prima in cabina per cambiarsi. Noi piccoli eravamo comunque sempre i primi ed una volta pronti, la nonna ci dava la 500 Lire per aspettare lei e le zie sulla Sala giocando al biliardino. Qualche volta finivano di cambiarsi anche loro prima del termine della partita che avevamo in corso e venivano a fare il tifo. Poi si tornava alla macchina assolata, sempre caldissima. Andavamo a casa ed una volta arrivati di nuovo ai fornelli a preparare zeppole o focacce oppure la pizza. La famosissima pizza salernitana.
A quel punto si riuniva tutta la famiglia, e qualche volta la sera scendevamo a piedi per il Corso oppure a passeggiare per il lungo-mare.
Se eravamo fortunati era il periodo delle giostrine e ovviamente un giro sulle macchinine a scontro era d'obbligo :)



Ho dei ricordi bellissimi legati alla mia infanzia ed al periodo che passavo a Salerno da mia nonna e mio nonno. E' una parte molto importante della mia vita e qualche volta riaffiora dolorosamente.
I rapporti con tutti i parenti purtroppo non sono più quelli di una volta. Ora che i fili conduttori non ci sono più le cose sono molto cambiate, molto diverse e per niente facili.
Uno dei miei sogni più grandi è proprio quello di poter avere la possibilità di tornare a vivere le sensazioni di un tempo. Dove le radici erano ben piantate nel terreno riuscire a sentirmi a casa, in famiglia, sentire le mie origini, il profumo del mare la mattina e la squisitezza della cucina mediterranea. Il rumore delle onde contro la scogliera e l'accecante tinta rosa dei fiori della costiera.
Vorrei avere la possibilità di vivere la vita che non ho potuto vivere.
La vita di quelli che vivono vicino al mare.



Con la malinconia nel cuore......
A presto
Kiss
Simona Lives






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